La Giunta continua a ignorare le osservazioni che furono presentate nell’ambito della revisione del Piano Regolatore dell’amministrazione precedente e che non hanno mai trovato risposta.
Sono quasi 10 anni che a Torino si parla di un nuovo Piano Regolatore e sono ormai 3 gli assessori all’urbanistica che lo avrebbero dovuto presentare. La maggioranza Appendino ci ha provato nel 2017 con una delibera finita nel nulla. Ci ha riprovato nel 2020 con l’approvazione del Consiglio Comunale della Proposta Tecnica del Progetto Preliminare della revisione del PRG che però, una volta pubblicata all’albo pretorio e ricevute numerose osservazioni, molte anche dai movimenti di base, non è andata oltre la Prima Conferenza di Pianificazione del dicembre 2020 finendo anch’essa nel nulla di fatto.
La Proposta Tecnica del 2020 viene quindi evocata tre anni dopo dalla Giunta Lo Russo, che, senza coinvolgere il Consiglio Comunale, approva la delibera n. 321/2023 “NUOVO PIANO REGOLATORE GENERALE DELLA CITTA’ DI TORINO. ATTO DI INDIRIZZO. ” nella quale “… prende atto del lavoro finora svolto…“ ma non delle osservazioni e proposte che i cittadini avevano presentato alla deliberazione del 2020 in base all’articolo 15 c. 4 della Legge Urbanistica Regionale n. 56/1977, sulle quali il Consiglio non ha mai espresso valutazioni né controdeduzioni, pur se richieste dall’art. 15 c. 10 della stessa legge.
Un vulnus alla procedura legale dell’atto in questione, che probabilmente ne pregiudica la validità, ma un vulnus ancor più grave al diritto di cittadine e cittadini torinesi di partecipare alla formazione delle decisioni che li riguardano.
Possibile che nessuno degli esperti dell’assessorato all’urbanistica e tanto meno l’assessore competente, se ne sia accorto?
O non sarà per caso una di quelle “procedure urbanistiche più rapide e efficienti” invocate a ogni piè sospinto dai nostri amministratori che dovrebbero caratterizzare il nuovo Piano Regolatore Generale?
Per saperlo non vorremmo aspettare il mese di novembre prossimo, quando l’assessore Mazzoleni prevede di portare in Consiglio comunale la bozza preliminare del Piano: utilizziamo l’Interpellanza del Cittadino per chiedere ora all’assessore all’urbanistica di dire perché non sono state fatte le controdeduzioni alle nostre osservazioni o, se ci sono, dove sono reperibili?