Assemblea plenaria lunedì 6 maggio 2024

La prossima riunione plenaria
dell’assemblea “Un Altro Piano per Torino”
è fissata per

lunedì 6 maggio 2024 alle ore 18:15
c/o CSOA Gabrio (via Millio 42, Torino)

per l’organizzazione
delle prossime iniziative, tra le quali
la seconda camminata nelle aree oggetto di speculazioni
e la partecipazione agli incontri organizzati da Urban Lab
martedì 7 (via Lombroso 16)
e lunedì 13 maggio (Circoscrizione 3, corso Peschiera 193)

Altri argomenti potranno essere proposti al momento

L’incontro fantasma del 22 aprile

Torino ha la fama di essere una città magica, così non ci siamo stupit3 il 22 aprile scorso ad assistere all’incontro fantasma sul nuovo piano regolatore organizzato dall’assessore all’urbanistica Mazzoleni e dall’associazione Urban Lab con le circoscrizioni 3 e 4, di cui avevamo precedentemente anche noi parlato .
L’incontro, ufficializzato solo sul sito web di Urban Lab, è semplicemente sparito, sia dalla pagina del sito  dedicata al ciclo “Ascolto della città”, sia nel modo reale: eppure il 25 marzo scorso abbiamo sentito l’assessore medesimo promettere e impegnarsi di incontrare chi abita la città per discutere di piano regolatore, dopo il sostanziale fallimento di adesioni al questionario proposto nell’ottobre 2023.
Noi comunque le domande per l’assessore Mazzoleni continuiamo ad averle pronte, ma chissà quanto dovremo aspettare per potergliele fare!
Nel frattempo l’assemblea Un Altro Piano per Torino continuerà invece a incontrarsi per discutere e riflettere sui bisogni di questa città (salute, casa, ambiente, spazi pubblici): rinnoviamo quindi a tutt3 l’invito a unirsi a noi nelle  iniziative pubbliche e nelle riunioni.

Cosa è stato detto il 25 marzo scorso alla Circoscrizione 1 sul prossimo nuovo piano regolatore 

Il 25 marzo scorso siamo riuscit* a partecipare alla presentazione degli esiti delle iniziative pubbliche di consultazione sul prossimo nuovo Piano Regolatore, organizzata da Comune di Torino e Urban Lab presso la sala consiliare della Circoscrizione 1 sotto forma di Commissione pubblica, alla presenza dell’assessore all’Urbanistica Mazzoleni e de* consiglier* di circoscrizione. L’occasione ci ha consentito di capire meglio cosa l’assessore intenda ottenere con la stesura del nuovo Piano Regolatore Generale, rilevando anche alcuni aspetti contraddittori nelle sue affermazioni.

La prima parte dell’incontro, a cura di Urban Lab, è consistita nella presentazione dei risultati delle attività di consultazione, tra cui anche un questionario, riepilogati in diapositive proiettate (dati disponibili anche sul sito dell’associazione). Le consultazioni, è stato ammesso, erano rivolte soprattutto ai soggetti associativi, ma è stato annunciato l’avvio di una nuova fase, più capillare, da svolgersi anche andando direttamente sul territorio cittadino e nei luoghi dove le persone vivono e svolgono le proprie attività.

E’ quindi intervenuto l’assessore a proposito del piano regolatore vero e proprio, specificando più volte che la normativa attuale applicabile per la realizzazione del nuovo piano è datata, essendo stata adottata negli anni 70 e pone notevoli vincoli per le destinazioni d’uso, risultando così ben differente dagli strumenti invece necessari per un’urbanistica più “agile”, invece da lui invocata, che consenta di cogliere le opportunità che si presentano alla città. L’attuale giunta comunale ha già iniziato a fare a tale proposito alcune sperimentazioni, come con la delibera n. 444/2022  che introduce i cosiddetti “usi temporanei”. L’assessore sembra immaginare e progettare per il futuro piano regolatore una forma di destinazione d’uso flessibile che, invece di imporre regole al libero mercato immobiliare-edilizio e del territorio, sia funzionale principalmente ad accogliere le proposte che arrivano dal mercato libero medesimo.

Insomma, un rovesciamento del paradigma del piano regolatore. Pur senza arrivare, ha precisato, a una indeterminatezza delle destinazioni d’uso, sul modello milanese, perché questa finisce per favorire la più redditizia edilizia residenziale. Con il risultato di creare una bolla immobiliare e una crescita dei costi delle abitazioni, insostenibile per gli abitanti: proprio come successo a Milano, con la città che è caduta preda di immobiliaristi e costruttori, dove, afferma, “si è esagerato”.

Dopo il dibattito con consigliere e consiglieri, che ha riguardato temi relativi alla Circoscrizione 1, è stato concesso anche al pubblico di fare domande: siamo quindi potuti intervenire presentando il nostro comunicato. E’ intervenuta inoltre Italia Nostra, ribadendo, tra le altre cose, la contrarietà agli interventi cosiddetti di flessibilità e chiedendo la certezza del diritto in ambito pianificatorio. Dalle risposte alle domande date dall’assessore abbiamo potuto raccogliere alcune informazioni.

Intanto l’assessore ha confermato lo scarso successo del questionario, che ha definito inutilizzabile per avere un riscontro effettivo di cosa pensa la cittadinanza sulla città e sul futuro PRG in quanto ha ricevuto meno di 5000 risposte, date, inoltre, da un campione che per livello di istruzione (oltre il 60% di laureat*) e per età (oltre il 40% delle risposte da persone con più di 50 anni) non è rappresentativo della popolazione torinese.

L’assessore ha poi confermato che intende riprendere il lavoro svolto per la revisione del piano regolatore attuale avviata dalla precedente amministrazione Appendino e non conclusa anche per via delle forti opposizioni dal basso: pertanto gli uffici del Comune produrranno le controdeduzioni alle osservazioni presentate nel 2020 da cittadin*, comitati e associazioni al progetto di revisione, come anche richiesto da Italia Nostra
nel suo intervento.

Si continua quindi a non sapere quando invece verranno presentate le proposte effettive per il nuovo piano nelle sedi istituzionali preposte, perché in primo luogo chiediamo trasparenza sulle procedure amministrative che devono portare alla sua stesura e approvazione. L’assessore ha assicurato che non sarà Urban Lab a produrre il nuovo piano regolatore, ma non ha però detto chi sarà invece a doverlo materialmente realizzare (o come verrà individuato chi lo farà). E si è ben guardato dallo spiegare quale ruolo gioca all’interno di questa procedura un soggetto privato come la Fondazione Bloomberg.

Su questo tema, poichè vogliamo sapere quale ruolo avranno i privati nelle decisioni sul futuro della città, torneremo a incalzare l’assessore all’Urbanistica nei prossimi ulteriori appuntamenti per la presentazione dei risultati delle consultazioni di ottobre 2023: dei quali il primo sarà lunedì 22 aprile 2024 alle ore 17:30, per le Circoscrizioni 3 e 4, in una sede non ancora definita, come comunicato sul sito di Urban Lab. Appena verrà comunicato il luogo, sarà nostra cura darne la comunicazione

Assemblea plenaria lunedì 8 aprile 2024

La prossima riunione plenaria
dell’assemblea “Un Altro Piano per Torino”
è fissata per

lunedì 8 aprile 2024 alle ore 18:15
c/o CSOA Gabrio (via Millio 42, Torino)

per poter discutere sugli esiti della partecipazione all’incontro alla circoscrizione 1 del 25 marzo scorso e sull’organizzazione delle prossime iniziative. Altri argomenti potranno essere proposti al momento

Il falso coinvolgimento di “Torino va veloce”

Pubblichiamo qui di seguito la presa di posizione dell’assemblea Un Altro Piano per Torino relativa al percorso di ascolto sul prossimo nuovo piano regolatore promosso da Città di Torino, Urban Lab e Circoscrizioni, letta nel corso dell’incontro presso la Circoscrizione 1 di  lunedì 25 marzo. Nei prossimi giorni giorni pubblicheremo inoltre un report dello svolgimento dell’incontro stesso, contenente anche le risposte date dall’assessore all’urbanistica Mazzoleni

Siamo un gruppo di abitanti di Torino e da alcuni mesi ci riuniamo spontaneamente in assemblee aperte per discutere di PRG e del futuro della nostra città.
Siamo qui oggi perché la parola partecipazione ha per noi un risvolto reale di dialogo tra istituzioni e cittadinanza ma gli strumenti che ci vengono messi a disposizione si sono dimostrati fino ad ora scarsi per non dire decisamente insufficienti.

Il questionario on line aperto tra il 9/10 e 5/11 2023 è stato infatti diffuso su pochi canali ed ha avuto solo 4646 risposte. L’unica possibilità di riceverlo cartaceo era partecipare agli incontri di presentazione del percorso per il nuovo PRG organizzati dalla Città di Torino e Urban Lab, in collaborazione con le otto Circoscrizioni: la maggior parte si sono tenuti in giornate non festive e in orario lavorativi e dalla durata di due ore, a volte accompagnati dalla celere che non ci pare essere il migliore strumento a disposizione dell’amministrazione per invogliare alla partecipazione.

In ogni caso chi ha avuto la determinazione di seguire uno degli incontri ha ascoltato l’assessore utilizzare un linguaggio giustamente diverso da quello di un tecnico urbanista, per essere più inclusivo e accessibile per tutt* gli ascoltatori/ascoltatrici, ma in realtà i contenuti erano resi banali e dispersivi, tutto ridotto a un discorso di politiche del territorio che con l’effettivo nuovo piano della città aveva ben poco a che vedere. In questo modo abbiamo sentito, più che un vero coinvolgimento della cittadinanza a un processo di trasformazione urbana, l’ennesimo sproloquio di un partito politico, banalizzante e anche sminuente nei nostri confronti, che ci siamo impegnat* a partecipare.

È evidente, dato il numero delle/dei residenti e il fatto che la partecipazione al questionario era aperta anche a non residenti, il fallimento di questa operazione e che l’ascolto delle necessità di chi abita Torino abbia bisogno di canali più efficaci e soprattutto di più tempo, perché pensiamo che se “Torino va veloce” non lo deve essere per lasciare indietro e dimenticarsi dei problemi di chi la abita!

Sembrerebbe da queste mosse che il nostro assessore Mazzoleni abbia scelto il suo target di uditori a cui il Comune vuole rivolgersi ovvero una schiera di portatori di interessi, stakeholder vari, utili ai processi speculativi e di svendita della città più che a rispondere ai bisogni di chi abita il territorio (tra cui casa, salute, rigenerazione delle aree dismesse o abbandonate), come emerso tra l’altro anche dalle indicazioni lasciate da* poch* che hanno partecipato al questionario e alle consultazioni autunnali. Invece vediamo le nostre istituzioni cittadine intavolare rapporti con società di consulenza private (Bloomberg Philantrophies) e appoggiarsi per la realizzazione del nuovo PRG all’associazione privata Urban Lab (del quale è socio fondatore assieme alla fondazione bancaria Compagnia di San Paolo) invece che su un dibattito pubblico nelle commissioni e nel consiglio comunale.

Rivendichiamo quindi in prima battuta il nostro diritto di discutere sul futuro della nostra città, il nostro diritto a decidere sulle trasformazioni e criticare chiaramente queste modalità di costruzione del nuovo Piano Regolatore. Vogliamo un nuovo PRG che si occupi di affrontare il problema dell’abitare e dell’accesso alla sanità pubblica, che sia capace di difendere e sviluppare l’ambiente e le aree verdi in città, che sappia rispondere ai bisogni delle famiglie e de* giovani student* che nella nostra città arrivano, che investa sulle aree industriali e produttive dismesse per renderle di nuovo fruibili in prima battuta effettuando delle bonifiche ecologiche complete.

Ex ThyssenKrupp: un’area che chiede giustizia (e da troppo tempo!) (Una giustizia certa e che non vada a compensare altre ingiustizie)

Il Consiglio Comunale di Torino lunedì 18 marzo 2024 ha approvato la delibera n. 134  che dà avvio alla Variante al Piano Regolatore che modificherà la destinazione d’uso dell’area di proprietà Acciai Speciali Terni – ex ThyssenKrupp (corso Regina Margherita 400) da produttiva a verde. L’amministrazione quindi apre una nuova pagina nella storia di questa porzione di città, ma lo fa tardivamente continuando a lasciare nell’incertezza gli abitanti riguardo alla sua bonifica definitiva e a negoziare con chi per decenni ha inquinato i terreni e le acque della zona. Intanto però in parallelo porta avanti senza esitazioni il progetto dell’ospedale alla Pellerina, ignorando le forti contestazioni e le criticità.

E’ una storia travagliata quella dell’ex area Thyssen. Una di quelle faccende in cui scavando nel suo passato, anche quello più recente, ti ritrovi impantanato nello sporco. Uno sporco che si trasforma in tragedia con i 7 operai deceduti sul lavoro nello stabilimento in dismissione, che si materializza in inquinanti putridi e cancerogeni presenti nel suo sottosuolo e fin giù nella falda acquifera, e che assume un aspetto torbido valutando l’operato delle amministrazioni comunali e delle proprietà aziendali durante i 17 anni trascorsi dalla chiusura dell’acciaieria.

Abbiamo assistito in queste ultime settimane a dichiarazioni e interventi politici riportanti temi quali “giustizia”, “bonifica”, “ricucitura urbanistica verde”, “ambiente come priorità”… insomma, un vero e proprio sogno per chi crede nell’ecologia! La speranza però è quella di non risvegliarsi con l’amaro in bocca. Ma andiamo con ordine per fissare alcuni punti e non essere accusati di essere troppo vaghi.
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Lunedì 25 marzo: il nuovo Piano Regolatore alla Circoscrizione 1, partecipiamo tuttx!

Come assemblea cittadina ‘Un altro piano per Torino’ vogliamo continuare a monitorare il percorso di costruzione del nuovo Piano Regolatore messo in atto da Città di Torino e affiliati, per rendere questo processo il più diffuso e aperto possibile.

Questo modello di svolgimento degli incontri di ascolto, piuttosto opaco e per nulla pubblicizzato, non lascia spazio decisionale o di partecipazione all’abitantx della città, ma promuove e agevola il concetto di una ‘smart city’ pronta ad accogliere celermente le “opportunità”, che l’assessore all’urbanistica Mazzoleni ha decantato più e più volte in occasioni pubbliche. Il fatto stesso che l’unico canale di comunicazione sia stato Urban Lab e non vi sia stata alcuna divulgazione istituzionale o pubblica, rende ancora più evidente la contraddizione tra una narrazione del Piano centrata sulla partecipazione e una prassi oscura ed escludente in questo senso.

Sembrerebbe che il target di uditori a cui il Comune vuole rivolgersi sia una schiera di portatori di interessi, stakeholder vari, utili ai processi speculativi e di svendita della città più che a realizzare i bisogni di chi abita il territorio (tra cui casa, salute, rigenerazione delle aree dismesse o abbandonate), come emerso tra l’altro anche dalle indicazioni lasciate da chi ha partecipato al questionario e alle consultazioni autunnali.

In opposizione a tutto ciò, vogliamo rivendicare il diritto a decidere sulle trasformazioni della nostra città e criticare chiaramente queste modalità di costruzione del nuovo Piano Regolatore.

Per questo vi invitiamo tuttx caldamente a partecipare al prossimo incontro di lunedì 25 marzo, in cui verrà restituito il lavoro di ascolto svolto nella Circoscrizione 1 a ottobre. Ci vediamo alle 17:30 davanti alla sede della Circoscrizione 1, in via Bertolotti 10!

Ripartono in sordina gli incontri del Comune sul nuovo Piano Regolatore

Mercoledì 6 marzo scorso, presso la bocciofila Sis di viale Michelotti, si è svolto il primo incontro del programma di Commissioni pubbliche nelle circoscrizioni dal titolo “Ascolto della città” organizzate da Comune di Torino e Urban Lab, per presentare gli esiti delle iniziative pubbliche dello scorso autunno sul prossimo nuovo Piano Regolatore della città e del questionario on-line messo a disposizione della cittadinanza sul tema.

L’incontro viene condotto dai rappresentanti delle due Circoscrizioni coinvolte (7 e 8). La sala è piena, ma si tratta per la maggior parte di membri dei Consigli Circoscrizionali, mentre non sono molti i cittadini e le cittadine. Una scarsa partecipazione probabilmente riconducibile alla mancata pubblicità dell’evento, la cui comunicazione non è stata diffusa nei quartieri, né segnalata sulle pagine web delle Circoscrizioni e del Comune di Torino. Urban Lab si è limitato ad avvisare gli iscritti alla propria newsletter, scrivendo sui social solo il giorno precedente.

L’incontro è iniziato con gli interventi dei Presidenti di circoscrizione e dei coordinatori delle Commissioni circoscrizionali per la pianificazione territoriale.
A questo punto hanno preso la parola l’assessore all’urbanistica Paolo Mazzoleni e la coordinatrice di Urban Lab Chiara Lucchini, che hanno esposto i risultati degli incontri di ottobre e del questionario. I materiali e i contenuti emersi saranno alla base della prossima fase di elaborazione del Piano Regolatore, quella che porterà alla redazione del Progetto Preliminare. Viene specificato che la fase di ascolto dei cittadini è seguita all’ascolto di vari altri stakeholder, corpi intermedi e soggetti organizzati. Continua a leggere

La Città di Torino, il nuovo piano regolatore e Bloomberg Philantrophies

Con questo atto  il 7 novembre 2023 la Giunta del Comune di Torino ha deliberato “di dare indirizzo affinché, per quanto di competenza, si valutino, nei modi e nelle forme consentite dalla legge, i progetti e le opportunità, per la Città di Torino, rientranti nell’ambito della programmazione della Bloomberg Philanthropies e delle sue articolazioni;“.
 
Bloomberg Philantrophies https://www.bloomberg.org/, fondata da Mike Bloomberg https://www.bloomberg.org/team/michael-bloomberg/, e’ un’organizzazione “filantropica” statunitense che opera affiancata da altri  due soggetti sempre afferenti al gruppo Bloomberg, Bloomberg Associates https://www.bloomberg.org/annualreport/bloomberg-associates/, che lavora con le municipalità e Bloomberg LP“Fondata da Mike nel 1981, Bloomberg LP è un leader globale nel settore dei dati, delle notizie e delle analisi aziendali e finanziarie. La stragrande maggioranza dei profitti dell’azienda va a Bloomberg Philanthropies e la restituzione è sempre stata un pilastro della cultura aziendale. Il programma Corporate Philanthropy sfrutta il tempo e il talento dei dipendenti e si basa su profonde relazioni con i clienti per creare un impatto duraturo nelle comunità in cui i dipendenti vivono e lavorano.” https://www.bloomberg.org/annualreport/bloomberg-lp/ .
Il sito principale del gruppo Bloomberg, che raccoglie ed esplicita tutte le attività, è https://www.bloomberg.com/company/

 

Quindi solo con quel semplice atto della Giunta, a firma del Sindaco e di cui non risulta poi esserci stata una discussione in Consiglio Comunale, la Città di Torino ha deciso di rapportarsi con una società di impatto mondiale globale sia dal punto di vista dell’azione aziendale economica che da quello ‘filantropico”: “Bloomberg Philanthropies investe in 700 città, 150 paesi”. Tra queste città in Italia c’è già da tempo Milano: “Usare i dati per trasformare le aree pedonali di Milano.Le piazze pedonali stanno crescendo di numero in tutto il mondo e i nostri colleghi di Bloomberg Associates, il braccio di consulenza no-profit di Bloomberg Philanthropies, stanno lavorando con il Comune di Milano per sviluppare i loro piani per trasformare lo spazio stradale sottoutilizzato in vivaci piazze sociali a beneficio dei residenti e delle imprese locali.” https://www.bloomberg.com/company/stories/milan-pedestrian-plaza-transformed-bloomberg/  Un po’ poco per attribuire poi, nei discorsi pubblici, a questa società il ruolo di consigliere per la stesura del prossimo piano regolatore. Chi, come e quando ha quindi valutato, come la delibera specifica, “nei modi e nelle forme consentite dalla legge, i progetti e le opportunità, per la Città di Torino, rientranti nell’ambito della programmazione della Bloomberg Philanthropies e delle sue articolazioni” relativamente al nuovo piano regolatore di Torino?

Nell’ambito di queste opportunità offerte alla Città di Torino da Bloomberg Philantrophies c’è evidentemente anche il miglioramento delle procedure per la concessione dei permessi edilizi: “Gli esperti dell’Università Johns Hopkins sono a Torino per un’attività di consulenza con l’obiettivo di aiutare l’amministrazione comunale nel processo di semplificazione delle pratiche edilizie. La missione torinese si inserisce nell’ambito della Bloomberg Harvard City Leadership Initiative, iniziativa di alta formazione nata da una collaborazione tra la Harvard Kennedy School, la Harvard Business School e la fondazione Bloomberg” . Lo riporta TorinoClick, l’agenzia informativa quotidiana della Città medesima, il 15 febbraio scorso: L’Università americana Johns Hopkins e Bloomberg per migliorare i processi legati ai permessi edilizi – TorinoClick .