convocazione incontro 30 settembre ore 18,00

Come concordato al termine del precedente, il prossimo incontro di Assemblea Un altro piano per Torino sarà lunedì 30 settembre alle 18,00 presso il CSOA Gabrio (via Millio 42, Torino).

Argomenti in discussione saranno l’organizzazione delle prossime iniziative e la partecipazione agli incontri di giovedì 3 ottobre alla Facoltà di Architettura con la presenza di Paolo Berdini e all’OST Barriera per il dibattito ‘Torino cambia, in peggio’

adesione e partecipazione a presidio No Todays alla Confluenza – lunedì 23.9 ore 16

La realizzazione di eventi e grandi eventi da parte dei privati utilizzando porzioni di territorio cittadino pubblico, specialmente se concesso loro gratuitamente o con forti agevolazioni economiche, rappresenta un’estrazione di profitto privato dalla proprietà collettiva, di tutti: profitto in cambio del quale chi amministra la città racconta di ricadute benefiche che ne deriverebbero anche per chi la abita.

A Torino dalle Olimpiadi invernali 2006 in poi gli eventi e i grandi eventi sono stati, per i politici che la amministrano, il modo per nascondere e sostituire il declino industriale e produttivo iniziato con la fuga della FIAT, ma il fatto che la città sia invece, nello sviluppato nord Italia, tra le città con maggiore disoccupazione e difficoltà economiche e sociali, è ormai noto.
A fronte di questa inadeguatezza dei risultati e dello sfruttamento del bene collettivo per il guadagno di pochi, non possiamo quindi che associarci alla richiesta fatta da No Todays alla Confluenza al Comune di Torino di ripensare la politica degli eventi e dei grandi eventi che anche questa amministrazione persegue e anzi rilancia, rifiutandosi anche di riconoscerne gli aspetti negativi e i danni che la loro realizzazione arreca, sia alle persone (incidenti a chi assiste oppure sfratti per far spazio all’accoglienza, per citare i casi più recenti) che all’ambiente urbano.

Come assemblea dal basso che si occupa di piano regolatore, non possiamo che essere d’accordo, inoltre, con la ulteriore richiesta che, in ogni caso, i grandi eventi e le grandi installazioni, di intrattenimento, sportive o commerciali, non possano avere sede nei parchi e nel verde pubblico, ma solamente in aree apposite nelle quali non sia possibile arrecare danni all’ambiente e alle persone. E che la loro individuazione non possa che spettare in via definitiva al piano regolatore, in particolare a quello nuovo che l’assessore all’Urbanistica dice di stare elaborando ma a proposito di cui, a oltre un anno di distanza dall’avvio del processo che dovrebbe portare alla sua stesura, non si continuano a vedere proposte concrete, amministrative e non, che vadano oltre a iniziative di propaganda e finta partecipazione, realizzate oltretutto coinvolgendo in modo affrettato e superficiale cittadin*, associazionismo e circoscrizioni.

Poiché riteniamo che il nuovo piano regolatore dovrà rispondere ai bisogni degli e delle abitanti di Torino, compreso quello di vivere in una città con un ambiente il più possibile ben conservato e curato, la cui salvaguardia deve quindi essere uno dei suoi obiettivi principali, ci associamo  alla richiesta di No Todays alla Confluenza all’amministrazione comunale di non intraprendere nuovo politiche di sfruttamento del territorio e delle aree verdi, iniziando con non realizzare più il festival TODAY, a partire dalla prossima edizione del 2025, nel parco della Confluenza e neppure in altri parchi e aree verdi.

Aderiamo quindi convintamente al presidio organizzato da No Todays alla Confluenza lunedì 23 settembre di fronte a Palazzo Civico, a partire dalle 16, in contemporanea al Consiglio Comunale

lunedì 15 luglio riunione assemblea

La prossima riunione plenaria
dell’assemblea “Un Altro Piano per Torino”
è fissata per

lunedì 15 luglio 2024 alle ore 18:00
c/o CSOA Gabrio (via Millio 42, Torino)

con ordine del giorno della discussione:
– punto sul lavoro svolto e ipotesi future
– organizzazione delle prossime iniziative

Altri argomenti potranno essere proposti al momento

assemblea plenaria lunedì 17 giugno

La prossima riunione plenaria
dell’assemblea “Un Altro Piano per Torino”
è fissata per

lunedì 17 giugno 2024 alle ore 18:00
c/o CSOA Gabrio (via Millio 42, Torino)

con ordine del giorno della discussione:
– organizzazione e valutazione delle prossime iniziative
– report dai gruppi di lavoro
– punto sul lavoro svolto e ipotesi future

Altri argomenti potranno essere proposti al momento

incontro con Paolo Berdini – giovedì 20 giugno

Assemblea Un Altro Piano per Torino organizza

incontro con Paolo Berdini
in occasione della presentazione del volume
Roma moderna: due secoli di storia urbanistica

giovedì 20 giugno 2024 ore 17,30
Facoltà di Architettura
(sala da definire, che verrà comunicata quanto prima)

Paolo Berdini è un attento urbanista e saggista, tra i più stimati e conosciuti in Italia. Allievo di Italo Insolera (all’epoca il più importante riferimento per lo sviluppo delle ricerche sui sistemi urbani), è intervenuto sulle pagine di riviste e quotidiani con taglio sempre molto critico sulle politiche di trasformazione delle città. Segretario dell’INU (Istituto Nazionale di Urbanistica) negli anni ’90, membro del consiglio di Italia Nostra e del WWF, presiede il comitato scientifico dell’Osservatorio Territorio e Aree Urbane della Fillea Cgil ed è membro del forum ‘Salviamo il paesaggio’, ha dedicato parte del suo variegato impegno nella militanza politica della Sinistra nel ruolo di consulente di amministrazioni comunali ed è stato assessore all’urbanistica per la Regione Lazio e al Comune di Roma, qui dimessosi dopo pochi mesi in totale disaccordo sul progetto del nuovo stadio per la AS Roma. Famose le sue denunce con i suoi libri di maggior successo: La città in vendita, Donzelli, Roma, 2008;  Breve storia dell’abuso edilizio in Italia, Donzelli, 2010;  Le città fallite, Donzelli, 2014.
L’approdo della ricerca di Berdini è quello delle città dell’ecologia integrale che implica la svolta ambientale e la ricostruzione di una cultura socialmente inclusiva del lavoro e dell’abitare; che prefigura un modello economico differente da quello fallimentare attuale; che non vuol perdere il carattere di città unite e solidali.

La presentazione che proponiamo del suo libro ‘Roma moderna,’ scritto in buona parte in collaborazione con il suo maestro Insolera prima del decesso di quest’ultimo, ha per obiettivo, ancora una volta, quello della denuncia della difesa, oltre ogni limite, degli interessi della proprietà privata con l’accaparramento di territorio passibile di cementificazione per favorire la speculazione nell’edilizia post bellica edilizia, da cui emerge in tutta evidenza la responsabilità politica delle amministrazioni che si sono succedute, salvo un solo, breve periodo. Ma anche la responsabilità delle categorie professionali interessate nella costruzione edilizia per non aver compreso per tempo il fondamentale obiettivo contro cui organizzare la battaglia sia locale, sia nazionale e cioè l’emergere dello strapotere della rendita fondiaria urbana, capace di valorizzare i fondi centinaia, fino a migliaia, di volte.
Le travagliatissime approvazioni di Piani Regolatori – a partire da quello del 1909 – sono state fagocitate e smentite dalla prorompente domanda di intervento edile a tutti i costi, compreso quello dei più scriteriati sventramenti di resti storici di inestimabile valore storico artistico. Nessuna progettazione, nessun Piano di regolamentazione, nessuna visione di area vasta ma solo realizzi economici immediati. E’ stato cancellato l’interesse pubblico – come magistralmente argomentato nel libro dal giudice Imposimato – e conseguentemente l’edilizia sociale. Sono state le condizioni molto utili al recepimento delle direttive del regime fascista, celando il disastro della politica territoriale fino ad allora perseguita con la decisione del quartiere modello dell’E42/Eur, prima, e delle Olimpiadi, poi, evidenziando l’assoluta mancanza di una pianificazione in senso proprio. Giustamente Berdini parla di ‘urbanistica cancellata’.

Lunedì 27 maggio, riunione assemblea plenaria

La prossima riunione plenaria
dell’assemblea “Un Altro Piano per Torino”
è fissata per

lunedì 27 maggio 2024 alle ore 18:00
c/o CSOA Gabrio (via Millio 42, Torino)

con ordine del giorno della discussione:
– organizzazione delle prossime camminate informative
e divulgazione degli esiti di quella già fatta
– valutazioni sulla partecipazione agli incontri e alle iniziative
organizzate da Urban Lab nelle circoscrizioni
– report dei gruppi di lavoro
– punto sul lavoro svolto finora e sulle prossime iniziative

Altri argomenti potranno essere proposti al momento

L’Assessore Mazzoleni conferma: il piano va veloce (ma dove non si capisce)

L’incontro di lunedì 13 maggio presso la sede della Circoscrizione 3 di corso Peschiera, organizzato da Urban Lab Torino come restituzione dei questionari proposti nell’ottobre 2023 nell’ambito della campagna di partecipazione in vista della riscrittura del PRG, era rivolto a ben tre circoscrizioni (oltre a quell* della 3, erano anche presenti consiglier* della 2 e della 4).

Posto a priori il dubbio su come si possa parlare di partecipazione organizzando un incontro che coinvolge in contemporanea ben 3 circoscrizioni della città, con evidenti limiti di tempo per occuparsi di ognuna e fornire sufficiente spazio per il confronto (cosa lamentata anche da vari de* consiglier* present*), l’assessore e l’architetta di Urban Lab hanno fornito un collage di bisogni, opinioni, richieste etc. emersi dai questionari e dalle proposte raccolte tramite schede consegnate da cittadin* suddivisi per circoscrizione, da cui abbiamo tratto informazioni non del tutto note, soprattutto rispetto alla mobilità pubblica (uno dei bisogni emersi). L’assessore ha infatti informato che la già progettata linea 2 della metropolitana per ora ha copertura finanziaria solo per il tratto tra la Circoscrizione 6 e il Politecnico e perciò non raggiungerà ancora la Circoscrizione 2 come previsto invece dal progetto. Una nuova linea di metro resta un sogno nel cassetto anche per la Circoscrizione 3, della quale l’assessore vorrebbe prevedere una “crescita” in funzione di una sua futura realizzazione.

Il dibattito seguito è stato decisamente più stimolante e, seppur sempre molto “abbottonato”, l’assessore qualche informazione ha dovuto concederla, pressato da ripetute domande fin quasi alle 9 di sera. Già in passato Mazzoleni si era lamentato di una legislazione regionale in materia urbanistica, a suo dire, oramai sorpassata dagli anni. Lunedì è sceso più nei particolari, attaccando la parte che riguarda il commercio: la legge regionale infatti prevede il vincolo delle aree commerciali nel piano regolatore, mentre la normativa europea invece no al fine di favorire la crescita del commercio di prossimità a discapito della grande distribuzione. In più, si è difeso l’assessore, tirato in ballo più volte sulle numerose concessioni commerciali fatte ancora alla grande distribuzione a Torino, l’argomento è di competenza della regione e non comunale.

L’assessore ha inoltre di nuovo pubblicizzato la sua idea di un PRG flessibile, che sappia adattarsi a normative, definite strumenti di piano, le quali vengono anticipate dal Comune già oggi: tra questi strumenti, ha insistito in particolare sulla recente delibera del Consiglio comunale relativa ai permessi di costruzione in deroga, giudicati molto funzionali. Incalzato in proposito, Mazzoleni ha poi dovuto ammettere che attualmente in organico il Comune non ha un dirigente delegato a coordinare il lavoro sul nuovo piano regolatore, che quindi per ora è sotto il controllo della direttrice della Divisione Urbanistica, la quale ha a disposizione 5 tecnici che stanno svolgendo una lavoro di ricognizione sui dati e sulla situazione urbanistica attuali, preliminare alla stesura del PRG vero e proprio. Quindi l’assessore ha ribadito più volte che non c’è nessun piano regolatore nel cassetto già pronto e che quella attuale è una fase istruttoria, sia nei confronti della cittadinanza, per comprenderne desiderata, bisogni e problemi, sia per la raccolta dei dati amministrativi. Ma allora, questo piano va veloce grazie solo al lavoro dei privati?

Incalzato sul ruolo di Urban Lab e della Bloomberg Foundation l’assessore con grande imbarazzo ha ribadito che questi soggetti non hanno alcun ruolo attivo nella stesura del nuovo piano, ma forniscono solo consulenze: Urban Lab si occupa di organizzare la partecipazione, anche con l’iniziativa appena lanciata di Voci di quartiere, mentre Bloomberg fornisce le competenze utili a supportare Urban Lab in questo lavoro. Il risultato per ora però è del tutto deludente, a partire dalla scelta dello slogan che accompagna le attività collegate al nuovo piano, “Torino cambia. Il piano va veloce”; ci permettiamo di far notare come la velocità non abbia alcuna attinenza con il concetto di partecipazione, processo che richiede tempo e pazienza, non certamente rapidità e che fino ad ora è stato decisamente fallimentare per come è stato applicato a proposito del nuovo PRG.

Ma a che punto è l’iter amministrativo del nuovo piano? L’assessore ha ribadito la volontà di riprendere il lavoro svolto dalla precedente amministrazione con la proposta di revisione del piano regolatore attuale, avviata nel 2019 e mai conclusa, ridefinendo però il processo e passando quindi da una sua revisione a una nuova scrittura: gli uffici comunali stanno pertanto lavorando per integrare i documenti lasciati dalla vecchia amministrazione con quelli necessari alla riscrittura del piano. Il necessario passaggio della risposta alle osservazioni presentate da cittadin* e comitati alla precedente amministrazione sulla proposta di revisione sarà svolto entro breve: l’assessore ha promesso anche che entro novembre prossimo questo lavoro di ricognizione e analisi sarà terminato e si passerà quindi alla discussione in Consiglio Comunale, perché,  ha ribadito, è quello il luogo democratico dove prendere le decisioni. In conclusione, la tanto millantata partecipazione si ridurrà quindi esclusivamente a un voto in Consiglio Comunale?

Lunedì 13 maggio, incontro sul nuovo Piano Regolatore alla Circoscrizione 3

Lunedì 13 maggio 2024 alle 18 si svolgerà l’ultimo degli incontri di presentazione nelle circoscrizioni degli esiti della consultazione sul nuovo Piano Regolatore svoltasi in un fine settimana dell’ottobre scorso. L’incontro, organizzato da Urban Lab e Comune di Torino, questa volta si terrà nella sede della Circoscrizione 3 (corso Peschiera 193), sotto forma di convocazione della sua commissione consiliare competente congiuntamente con quelle analoghe delle circoscrizioni 2 e 4, alla presenza come già le volte precedenti dell’assessore all’urbanistica Mazzoleni e di Urban Lab, il soggetto privato, fondato da Città di Torino e Compagnia di San Paolo, gestore e organizzatore di tutta la campagna “di ascolto” sul prossimo PRG, alla quale continuano a essere estranei invece gli uffici comunali competenti.

L’incontro arriva dopo una serie di annullamenti (o semplici sparizioni delle convocazioni) dei precedenti e riguarda ben tre circoscrizioni, quindi con meno tempo a disposizione da dedicare alle questioni specifiche di ognuna. E si tratta oltretutto di circoscrizioni con problematiche di tipo urbanistico particolarmente rilevanti, come il nuovo ospedale nel parco della Pellerina, le aree ex ThyssenKrupp, Bonafous, Esselunga ed ex FIAT, tra le altre, sulle quali sono state aperte da tempo vertenze da parte di comitati e gruppi di cittadin* che contestano le destinazioni finora prospettate per le aree medesime o la mancanza di decisioni e iniziative da parte del Comune.

Ci auguriamo che il 13 aprile venga data la possibilità di intervenire a chi vuole sottoporre all’assessore all’urbanistica domande o considerazioni sul  nuovo piano regolatore della città. Noi come assemblea Un Altro Piano per Torino alcune domande le abbiamo già rivolte la scorsa occasione: e intendiamo approfittare anche di questa per chiedere a lui quello che non é possibile sapere in altro modo, non essendoci altri passaggi istituzionali, circa l’iter politico-amministrativo, i contenuti e gli autori materiali del nuovo piano regolatore cittadino.
Saremo quindi presenti per ascoltare e porre domande e invitiamo a fare altrettanto cittadin* e abitanti che vivono o lavorano in questi territori circoscrizionali e tutt* coloro interessat* al presente e al futuro della città e di chi la abita.