Il piano va veloce: Torino deve far sentire la sua voce!

giovedì 11 dicembre 2025, ore 18,00
presso CSOA Gabrio (via Millio 42, Torino)
assemblea cittadina sul nuovo Piano regolatore di Torino

Il sindaco Lo Russo e il suo assessore sotto inchiesta Mazzoleni hanno ulteriormente accelerato l’approvazione del nuovo Piano regolatore: incuranti della normativa e del  cronoprogramma annunciato dall’assessore stesso, il duo intende far votare alla Giunta/consiglio d’amministrazione della città il preliminare del nuovo piano nel prossimo dicembre e poi al Consiglio Comunale entro fine gennaio 2026, dopo solo due presentazioni, in stile pubblicitario, di cui una totalmente privata dedicata ai portatori d’interessi, individuati tra immobiliaristi e costruttori e non tra chi abita la città.

Una vera partecipazione della cittadinanza in questa prima parte di riscrittura del piano non è pervenuta: infatti gli eventi come “Voci di quartiere”, in cui un numero risibile di persone in una mezz’oretta disegnava il proprio quartiere dei desideri, non hanno rappresentato un luogo di confronto, ma sono stati semplici momenti pubblicitari per cercare il consenso popolare.

Intanto è ripreso il braccio di ferro con la Giunta Regionale per dare un colpo di spugna a tutte le procedure per l’approvazione del Piano regolatore tramite la legge “Cresci Piemonte”: l’obiettivo è sottrarre tutti gli spazi di discussione pubblica fino ad ora previsti con la scusa di abbreviare le procedure!

Dai pochi documenti prodotti resi pubblici (che si riducono ad una manciata di slide) si intuisce che il nuovo piano sia votato più ad aprire la strada alle speculazioni immobiliari ed edilizie che a occuparsi dei problemi della città (lavoro, sanità, mobilità, casa, verde e spazi pubblici, inquinamento). Sindaco e assessore, guidati dalla lunga mano della Fondazione Bloomberg, si preoccupano di chi la usa in maniera temporanea invece che di chi è residente: la vocazione turistica e i grandi eventi, oltre allo sviluppo immobiliare (speculativo perché svincolato da politiche abitative per chi a Torino vive in modo permanente), sono le uniche risorse individuate per il futuro di una città in declino, che la sua classe dirigente vorrebbe trasformare in parco dei divertimenti e strumento per la creazione di rendita e profitto in favore degli investitori privati.

Non possiamo accettare silenziosamente il meschino futuro che viene progettato senza alcun confronto o partecipazione: vogliamo quindi proporre di costruire noi una occasione di partecipazione dal basso per opporsi a questa manovra.

Invitiamo quindi cittadine e cittadini, abitanti, comitati, movimenti, associazioni e gruppi a intervenire e a prendere la parola giovedì 11 dicembre 2025 all’assemblea cittadina che abbiamo organizzato al CSOA Gabrio (via Millio 42) dalle ore 18,00, portando la propria opinione su quello che si sa che potrebbe essere il nuovo Piano regolatore e su quello che invece si vorrebbe che fosse.

Assemblea “Un Altro Piano per Torino”

14 aprile, incontro: CON LA LEGGE REGIONALE “CRESCI-TORINO” IL NUOVO PIANO REGOLATORE BRUCIA I TEMPI E LA DISCUSSIONE PUBBLICA

Sono quasi 10 anni che a Torino si parla di un nuovo Piano Regolatore, sono ormai tre gli assessori all’urbanistica che lo avrebbero dovuto presentare al Consiglio comunale, di maggioranze diverse ma accomunanti dal nulla di fatto.

Sappiamo di una lontana delibera programmatica del 2017 dispersa nei meandri del Comune, che non ha nemmeno risposto con le controdeduzioni alle molte osservazioni presentate da cittadin* e associazioni. Leggiamo ricorrenti dichiarazioni ai giornali da parte di assessore all’urbanistica e sindaco, ma nessun atto concreto è stato presentato alle Commissioni comunali competenti: se non deroghe, varianti, manipolazioni del vecchio Piano Regolatore, accusato di ogni ritardo e inefficienza, mentre un carrettino-reclame gira a vuoto nelle Circoscrizioni e nei quartieri facendo finta di raccogliere le opinioni della cittadinanza sul futuro della città.

Ora, “finalmente”, il Presidente della Regione promette, tramite una legge regionale apposita definita “Cresci-Torino”, l’abolizione di vincoli e regole in urbanistica, anche per la stesura del nuovo piano regolatore di Torino: e il Sindaco esulta, basterebbe così ancora solo più un anno per arrivare alla fine della riscrittura dello strumento che finora ha governato l’utilizzo del suolo, la costruzione degli edifici, il solo che può garantire la risposta ai bisogni della città di casa, scuole, verde, ospedali e ambulatori e non lasciare campo libero alla speculazione immobiliare e finanziaria.

Merita un premio chi riesce però a scovare, nelle tante autorevoli esternazioni rilasciate finora solo sui giornali dai nostri amministratori comunali, qualche dato concreto di programma utile a risolvere l’emergenza abitativa, garantire la sicurezza e la funzionalità delle scuole, uscire dall’emergenza sanitaria ospedaliera, realizzare davvero il principio dell’accessibilità in 15 minuti a tutti i servizi pubblici e ai relativi spazi, garantire il miglioramento dell’ambiente e del verde urbano. L’assessore all’Urbanistica è in grado di dare una risposta? C’è qualche consigliere comunale in grado di porgli la domanda?

Come Assemblea Un altro piano per Torino di tutto questo vogliamo che invece se ne parli pubblicamente da subito. Ci troviamo quindi

lunedì 14 aprile alle ore 18, presso il CSOA Gabrio in via Millio 42, Torino

e invitiamo tutte e tutti a partecipare